top of page

Poka-Yoke: Cosa sono e come applicarli

Nel contesto competitivo odierno, le aziende sono costantemente alla ricerca di strumenti in grado di ridurre gli errori umani e garantire una qualità costante. Il Poka-Yoke, ideato da Shigeo Shingo negli anni ’60, rappresenta una risposta pragmatica a questa esigenza.


Come un “guardiano silenzioso” del processo, il Poka-Yoke non si limita a identificare quando qualcosa va storto, ma previene l’errore stessa o ne segnala l’evidenza nel momento in cui si prova a compierlo.


  1. Cos’è il Poka-Yoke?


Quando parliamo di Poka-Yoke, ci riferiamo a un approccio che mira a rendere “impossibile”, o perlomeno immediatamente evidente, l’errore umano.


Poka-Yoka è letteralmente "l'arte di progettare prevenendo gli errori"


La metafora giapponese parla di “proof-against mistakes”: è come un dispositivo meccanico, o digitale, che sorveglia costantemente il lavoro, pronto a bloccare un’azione errata, o ad allertare l’operatore.


Non si tratta dunque di un semplice controllo qualità a valle, ma di un design del processo volto a rendere la procedura intrinsecamente a prova di errore.


In termini pratici, questo significa studiare ogni fase operativa, dal montaggio di un componente alla compilazione di un modulo, e inserire accorgimenti che prevengano l’errore, o lo segnalino istantaneamente.


  1. Principi del Poka-Yoke


Alla base del Poka-Yoke ci sono tre pilastri concettuali: immediatezza, semplicità e correttezza.


  • Immediatezza vuol dire che l’errore è identificato nel momento in cui si verifica. non al termine del completamento di un form di richiesta informazioni, o al termine del processo di acquisto.

  • Semplicità indica che il meccanismo di prevenzione può essere banale: il dover inserire due volte una mail identica, impedendo di procedere avanti.

  • Correttezza, infine, implica che, laddove possibile, l’azione sbagliata non è solo segnalata, ma viene proprio impedita. Ad esempio, l'assemblaggio possibile solamente in un verso, impedendo il verso contrario.


È un cambio di prospettiva: anziché contare quanti difetti sono finiti sul nastro trasportatore, si progetta il sistema in modo che essi non emergano mai.


  1. Tipologie di dispositivi Poka-Yoke


Esistono due diverse categorie di Poka-Yoke:

  • Control: Quel sistema che impedisce fisicamente di commettere un errore.

  • Warning: Quel sistema che ci evidenzia la possibilità di star per commettere un errore.


Tra queste due categorie, si sviluppano tre diverse tipologie:


3.1 Poka-Yoke a contatto


Si prevedono dei dispositivi che impediscono fisicamente un'operazione o un'attività.


In una fabbrica di componenti elettronici, il metodo del contatto utilizza alloggiamenti sagomati che accettano solo il pezzo corretto.


Nei mobili IKEA, l'impossibilità di montare due componenti se non in un unico verso.


Nei supermercati, i carrelli possono essere sganciati solamente a seguito dell'introduzione di una moneta, che può essere prelevata solamente a seguito del corretto riaggancio ad altri carrelli.


La chiavetta USB-C che può essere inserita in qualunque verso, senza incorrere in alcun errore.


Poka-Yoke: CHiavetta USB-C
Poka-Yoke: CHiavetta USB-C

Negli ospedali, le prese per i connettori dei macchinari medici sono disegnate in modo univoco per ogni tipo di sensore, così da eliminare il rischio di collegamenti errati durante una procedura chirurgica.


3.2 Poka-Yoke a conteggio fisso


Si prevedono dei dispositivi, o sistemi, che tengono in considerazione il corretto numero di operazioni o risorse, garantendo che il passaggio alla fase successiva sia necessariamente privo di errori.


Nei reparti di assemblaggio automobilistico, un contatore digitale blocca il carrello se non sono state fissate tutte le viti previste.


Nei mobili IKEA, prevedo un numero di viti maggiori rispetto al necessario, impedendo che possano esserci delle mancanze.


In ospedale, un distributore di dispositivi medici non eroga la quinta medicazione fino a quando non ha tracciato le quattro precedenti, garantendo la precisione del dosaggio.


3.3 Poka-Yoke per sequenza


Tutti quei dispositivi che monitorano i movimenti di componenti, o la sequenza delle operazioni delle persone.


All’interno di una linea produttiva di elettrodomestici, una checklist digitale impedisce il passaggio alla fase successiva se non sono spuntati tutti i passaggi precedenti.


Lo stesso software può essere impiegato in magazzino per controllare che il prelievo, l’imballaggio e l’etichettatura siano stati completati in sequenza.


In sala operatoria, il sistema informatico non consente di proseguire con l’anestesia finché non è stata validata la verifica pre-operatoria di tutti i parametri vitali.


  1. Integrazione con altri strumenti Lean


Il Poka-Yoke è parte integrante di un ecosistema Lean:

  • le 5S forniscono l’ordine e la chiarezza sui punti di installazione dei dispositivi.

  • il Kaizen alimenta l’innovazione continua con proposte dagli stessi operatori


In questo quadro, il Poka-Yoke non è mai un intervento isolato, ma un tassello di una strategia più ampia che punta all’eccellenza operativa.


  1. Le nuove tecnologie e il Poka-Yoke


Le tecnologie digitali e l’IoT offrono nuove prospettive per il Poka-Yoke: sensori avanzati, analisi predittive e dashboard interattivi trasformano il semplice “rosso/verde” in un flusso di dati utili per interventi proattivi.


Dal punto di vista dell’ergonomia, è fondamentale progettare interfacce che rispettino il comfort dell’operatore, riducendo il carico cognitivo e fisico, sfruttando modelli di simulazione digitale e strumenti di progettazione CAD.


  1. Limiti del Poka-Yoke


Nonostante i numerosi vantaggi, l’adozione del Poka-Yoke incontra alcuni ostacoli.


In processi a bassi volumi o altamente variabili, il costo di progettazione e installazione di dispositivi dedicati può risultare sproporzionato rispetto al beneficio atteso.


Inoltre, n’eccessiva automazione, integrando Poka-Yoka e tecnologie 4.0, rischia inoltre di allontanare l’operatore dal senso critico, inducendo un affidamento passivo sui meccanismi di sicurezza.


Infine, senza un’adeguata manutenzione e verifica periodica, i sensori, o i dispositivi, possono guastarsi silenziosamente, vanificando lo scopo preventivo e generando un falso senso di sicurezza.



  1. Coinvolgimento del personale


Il successo del Poka-Yoke dipende in larga misura dalla cultura partecipativa dell’organizzazione.


L’esperienza insegna che solo attraverso programmi di formazione continua, strutturati in micro-learning e training on the job, gli operatori comprendono la logica “zero errori” e ne diventano promotori.


Coinvolgere il personale in attività di miglioramento continuo, ascoltandole e facendole sentire partecipi permette di far emergere soluzioni originali, calibrate sulle esigenze reali del posto di lavoro.


poka-yoke-cosa-sono-e-come-applicarli
Il miglioramento continuo

Conclusioni


Il Poka-Yoke non è un semplice strumento di controllo qualità, ma una filosofia di progettazione dei processi che mette al centro la prevenzione dell’errore.


In ogni caso, uno strumento fondamentale è quello del feedback: stabilire sessioni di feedback periodiche, con una struttura progettata ad hoc, permettono di alimentare un percorso di miglioramento continuo, portando a sviluppare e migliorare sistemi poka-yoke attraverso l'esperienza sul campo.


Applicato con equilibrio, integrato in un sistema Lean più ampio e supportato da metriche precise, diventa un motore di efficienza e qualità, capace di adattarsi a settori diversi, dalla produzione ai magazzini fino agli ospedali.


 
 
 

Commenti


bg-hero.png

BLOG & VIDEO

Impara a conoscere il mondo del Lean Six Sigma

RICHIEDI INFORMAZIONI

A quale corso sei interessato?
bottom of page